G.T.A. PoMaC I

Cos’è questo criptico acronimo?

Gran
Trail
Autogestito da
Pontedera a
Marina di
Cecina!

 

Qui il racconto del trail, svolto infine il 24 luglio.

Post aggiornato il 10/07/2017 e il 21/07/2017 dopo aver effettuato alcune ricognizioni di tratti centrali del percorso.

Era da un po’ di tempo che pensavo sarebbe stato interessante partire da qualche comune interno e arrivare sulla costa, correndo e camminando (quando correre diventa troppo impegnativo). Non mi soffermo qui a descrivere la pratica del trail running; a me piace definirla “corsa spirituale” – la vivo così.
Allora ho unito mentalmente alcuni sentieri che già avevo esplorato fra le colline pisane e livornesi, ho individuato un punto di partenza e uno d’arrivo, e un po’ alla volta il PoMaC si è strutturato. I Comuni di Pontedera (in provincia di Pisa) e Cecina (in provincia di Livorno) non sono eccessivamente lontani e dispongono di stazione ferroviaria, con un buon numero di corse attive; quindi tornare alla partenza risulta semplice.

Lunghezza e Dislivello
Il percorso è lungo circa 61km e sembra (il calcolo è effettuato dalle mappe online) avere un dislivello positivo di circa 1.740m, concentrato nella parte centrale.

Quando
Avevo proposto la partenza il 14 luglio e suggerito l’orario intorno alle ore 22,00 (in modo che si possa correre di notte e giungere all’arrivo nella mattina, pronti per il mare! – scrivevo). La partenza effettiva sarà lunedì 24 luglio alle ore 6,00 (le previsioni meteorologiche anticipano una giornata leggermente più fresca di quelle circostanti, forse con un po’ di pioggia).

Da… A…
Il luogo della partenza sarà Pontedera, in viale Rinaldo Piaggio, all’altezza del sottopasso che conduce alla stazione ferroviaria. L’arrivo sarà la pineta di Marina di Cecina, all’altezza della seconda fontana (il sentiero è all’incirca parallelo a via della Pineta).

Il tracciato si svolge lungo strade asfaltate (dove non se ne può fare a meno), ma soprattutto strade poderali e forestali, carrarecce, sentieri escursionistici, salite e discese fra le colline (o basse montagne) che dividono la Valdera dalla costa. Passeremo da Collemontanino (dove troveremo la prima fontana), e da qui entreremo nella zona collinare e nei boschi (dove troveremo la seconda fontana). Saliremo e scenderemo nei pressi di Monte Vaso, poi su Monte Vitalba (il punto più alto del percorso, 675m slm; sebbene la salita verso monte Vaso secondo me sia più impegnativa).

 

immagini tratte da Montevaso.it

Passeremo nei pressi di Castellina Marittima (qui raggiungeremo la terza fontana); saremo al 41° km circa, e chi si sentisse stanco potrà fermarsi, quindi cercare un mezzo di trasporto (ci sono corse di pullman). Nello svolgersi successivo rientreremo nel bosco, poi lentamente ne usciremo raggiungendo i dintorni di Cecina e infine la sua Marina, passando sul ponte che oltrepassa il fiume omonimo.

Aggiornamento: dopo aver corso questo tracciato non ero rimasto soddisfatto del suo prefinale, così ho svolto un’ulteriore ricognizione, individuando un passaggio -invece che sopra- sul fiume Cecina, un guado che con acque basse non presenta difficoltà a essere attraversato, un imprevedibile breve tratto selvaggio sotto la grande via Aurelia.

La pineta -nella zona detta i Tomboli di Cecina-, nostro punto d’arrivo, si estende per chilometri, è fresca e anticipa la costa di spiaggia libera; accanto vi sono bar e ristoranti: potremo lavar via la stanchezza con un bel bagno in mare, riposare sotto i maestosi alberi e rifocillarci!

 

 

 

immagine tratta da
Un passo dopo l’altro

PoMaC: Curiosità

Sebbene si tratti di un percorso che non sale in quota (si rimane ampiamente sotto i 1.000m), la prova non va sottovalutata: 60km possono essere tanti! Benché io lo proponga qui, non ho mai corso interamente questo percorso; la scorsa settimana (rispetto alla data di pubblicazione del post) ho controllato i primi 20 km muovendomi in parte con l’automobile, in parte a piedi; questa settimana ispezionerò due tratti, correndo (cosa che ho fatto, infatti ho aggiornato il post! Ora vari tratti  mi sono più chiari. Purtroppo la fontana in zona la Madia non esiste più, quindi ho dovuto ridisegnare leggermente il percorso, allungandolo un poco); altri tratti li ho corsi in passato; il resto e il tutto lo tracceremo insieme!

PoMaC: e se volessi farlo in bici?

Quindi le solite raccomandazioni:
 √ scarpe da trail running;
 √ zaino, marsupio, tasche ben carichi, con
 √ antivento,
 √ guanti,
 √ cappello o bandana,
 √ maglia di ricambio,
 √ costume da bagno,
 √ eventualmente telo leggero da mare;
 √ cibo preferito in quantità,
 √ almeno mezzo litro d’acqua alla partenza e da ogni fontana;
 √ fischietto,
 √ telo termico,
 √ benda per fasciature,
 √ coltellino;
 √ telefono carico possibilmente con battery pack e
 √ un programma di navigazione offline installato (p. es. Osmand);
 √  lampada frontale con batterie di ricambio o 2 lampade
  (purtroppo temo che la luce della luna non sarà sufficiente per rischiarare i nostri passi).

Non è una gara ovviamente. Ma neanche una passeggiata per vetrine di negozi: si cerca di correre, anche piano, finché è possibile. Non c’è organizzazione, soltanto condivisione. I più veloci si impegnano ad aspettare i più lenti ad ogni bivio significativo (ne troveremo tanti); i più lenti non devono preoccuparsi se si ritrovano a correre o camminare per qualche tratto da soli. Il divertimento e il benessere dipendono, individualmente, da tutti i partecipanti.

Per contatti, altre informazioni, suggerimenti, per segnalare la vostra presenza e metterci d’accordo, scrivete all’indirizzo dell’associazione, specificando in oggetto PoMaC più quel che volete (preciso che l’associazione ospita l’iniziativa, ma non vi svolge alcun ruolo organizzativo).

Grazie per aver letto sin qui!

Il post sarà aggiornato se necessario.

PoMaC

Tracciato realizzato su GraphHopper, Mappe di OpenStreetMap, Layer di WanderReitKarte

P.S.
Se dopo aver letto questo post e il racconto connesso qualche trailer volesse cimentarsi sul percorso in compagnia, può contattarmi: forse riusciremo a trovarci d’accordo per (ri)farlo insieme.
Non mi dispiacerebbe se il PoMaC diventasse un appuntamento annuale.
Ma se anche qualcuno volesse percorrerlo per conto proprio, se non è di noia, che me lo faccia sapere: per me sarà egualmente di sprone a condividere altri percorsi.
Grazie.
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