Vaṇgīsa, parte II

Una volta, quando il Buddha era seduto nei pressi del laghetto di loti di Gaggarā vicino alla città di Campā, circondato da una grande assemblea, il Venerabile Vaṇgīsa compose questa strofa a suo elogio:
«Come sa splendere la Luna
nel cielo libero da nubi,
come pure l’immacolato Sole,
così tu, Risplendente, Grande Saggio,
con la tua fama più e più
brilli davvero sull’intero mondo».

Sarò gli occhi della tua felicità

Alcuni anni fa seguivo un corso di studi buddisti presso l’Istituto Lama Tzong Khapa.
Ma continuai a occuparmi di musica.
Fu proprio durante gli insegnamenti sul lam-rim, il sentiero graduale elaborato da Tzong Khapa nella sua vasta opera di riordino delle visioni di sutra e tantra, mentre la classe si dedicava ai capitoli sulla figura del maestro, le sue caratteristiche e la corretta relazione con l’allievo, e la mia inquietudine mentale montava, che mi fu chiesto, dagli altri studenti a conoscenza del mio lavoro con la musica, di comporre un brano proprio su questo tema.

Vaṇgīsa, parte I

Essendo un nuovo monaco, recentemente entrato nella Via, quando il Venerabile Vaṇgīsa scorge un gruppo di donne eleganti e adorne in visita presso il monastero, sorge in lui passione lussuriosa. Ma egli dissipa questo sentimento, non mancando di porre la sua esperienza in versi. Ahimè! Ora che ho lasciato la casa per vivere come un rinunciante, […]